Messaggio 27/01/2013, 1:21

Re: La mia

Ragazzi, come d'accordo, ho scritto questo mini manuale per la lavorazione della vetroresina. Ho cercato di essere quanto più conciso e pratico possibile e se qualcosa mi è sfuggito lo rettifichiamo o integriamo man mano. Fatemi sapere


Mini manuale vetroresina

1. Elenco materiali occorrenti:
Pennelli da 30mm possibilmente a setola naturale; un fono o una stufetta o un vecchio forno riciclato; cera distaccante o alcool polivinilico, gelcoat bianco; diluente nitro o acetone; una spatola piuttosto stretta e lunghetta, mascherine ai carboni attivi; guanti in lattice o nitrile; un taglierino; carta gommata; qualche straccio di stoffa; vari pezzetti di ferro, legno e rete in ferro; stucco per vetroresina; stucco per ferro; chiaramente resina, catalizzatore, diversi fogli di mat e un paio di metri di tessutino. In ferramenta o anche dai vari Orizzonte o Brico vendono dei kit vetroresina completi ma te li fanno pagare molto di più di quanto valgono. Se dovete acquistare per fare più di un pezzo vi conviene rivolgervi ai negozi specializzati dove potete trovare anche i grani di mat e addensante per farvi da voi anche lo stucco con un notevole risparmio.
2. Organizzazione della postazione:
Prima di tutto organizzate il banco di lavoro, vi consiglio di incartarlo per bene con fogli di giornale e carta gommata in modo da non imbrattare dappertutto. Preparatevi almeno tre recipienti (tipo bottiglie di plastica tagliate a metà) con dentro in una il diluente e pennelli, nell’altro il gelcoat e nell’ultimo la resina da catalizzare. Utilizzate sempre i guanti e la mascherina e prima di iniziare il lavoro vi consiglio di avere tutto disponibile in quanto, specialmente in estate, la resina catalizza subito. Ricordatevi che ogni volta che finite di resinare dovete lavare e mettere a bagno i pennelli nel diluente.
3. Procedura per la creazione dello stampo
Ipotizziamo di dover replicare un pezzo esistente, in questo caso siamo obbligati a un passaggio ulteriore che consiste nella creazione di uno stampo che sarà ovviamente di dimensioni maggiori del pezzo da riprodurre.
Iniziamo. Impregnate uno straccio di cera distaccante e passatelo accuratamente sul pezzo originale in modo da non avere poi problemi al momento di separare il positivo dal negativo. Versate il gelcoat in un recipiente e catalizzatelo con ½ tappetto circa di catalizzatore, mescolate bene e iniziate a spennellare abbondantemente su tutto il pezzo. Lasciate asciugare, potreste aiutarvi con il fon ecc. Appena pronto prendete lo stucco per vetroresina e con la spatola applicatelo andando a colmare gli avvallamenti o gli spigoli vivi. Adesso preparate la resina, catalizzatela e mescolatela bene, tagliate il mat e il tessutino in pezze non molte grosse, spennellate bene e abbondantemente la resina su tutto il pezzo, posate man mano prima il mat dappertutto, poi ricominciate applicando le pezze di tessutino sempre picchiettando con il pennello e andate avanti fino a coprire tutto assicurandovi di non lasciare bolle d’aria. Non preoccupatevi se uscite un pò fuori dai bordi quando stendete i fogli di vetro perché verranno tagliati via successivamente. Posate almeno due strati di mat. e uno di tessutino e se volete un calco più stabile cercate di creare una sorta di ossatura con pezzi di rete di ferro, legno e ferro. A questo punto prendete il taglierino e prima che asciughi definitivamente la resina tagliate via il surplus dai bordi. Se volete velocizzare accendete la stufetta. Appena asciutto staccate via il negativo dal positivo aiutandovi con delle zeppe, giraviti e comunque stando attenti a non graffiare o rompere niente. Lo stampo è pronto, potrete replicare quante volte vorrete. Attenzione se dovete replicare pezzi grandi o molto articolati sarete costretti a suddividere lo stampo in diversi parti.
4. Creazione del pezzo finale
Il procedimento è simile al precedente. Passate il distaccante nello stampo con molta accuratezza, spennellate abbondantemente di gelcoat (ricordate sempre di catalizzare), lasciate asciugare, riempite gli spigoli con lo stucco per vetroresina, preparate la resina, catalizzate e spennellate abbondantemente su tutto lo stampo, applicate sempre prima il mat per 2 stati e poi uno finale di tessutino, lasciate asciugare e prima che sia completamente asciutto, tagliate via il surplus col taglierino. Staccate il pezzo finale dallo stampo. Finito
5. Rifinitura
Per rifinire comprate tanta carta vetrata dalla 240 alla 1200 (dalla 600 in poi prendete quella ad acqua), un tacco per carteggiatura e un pennarello nero. Zigzagate col pennarello su tutto il pezzo, il colore sarà la vostra spia che vi dirà, man mano che carteggiate, dove eliminare materiale e dove apportarlo. Iniziate a scartavetrare partendo dalla grana più grossa fino alla meno spessa, lo scopo è di avere una superficie finale planare e senza bozzi, avvallamenti e solchi. Se dovete riempire usate lo stucco per il ferro, catalizzatelo, lasciatelo asciugare per bene e poi raffinate. A lavoro finito potete passare alla fase finale; la verniciatura
6. Verniciatura
Io personalmente vernicio quasi tutto a bomboletta. Se si rispettano bene i tempi e le modalità vi assicuro che il risultato sarà buono. Comunque mettetevi in un posto poco polveroso, io mi sono ricavato un angoletto in garage che ho chiuso con una tenda doccia e all’interno del quale ho messo un banchetto con sopra un portavaso in ferro con le rotelle che posso ruotare man mano quando spruzzo i pezzi.
Prima mano di fondo; utilizzate il fondo per plastica, date la prima mano, lasciate asciugare bene, leggera carteggiata (in questa fase uso sempre la grana 800-1000), seconda mano di fondo, lasciate asciugare bene e leggera carteggiata.
Prima mano di vernice, lasciate asciugare per 6-7 ore, carteggiate leggermente seconda mano di vernice, lasciate asciugare. Se non avete voglia di aspettare usate un fon industriale e anticipate.
Prima mano di trasparente, lasciate asciugare, carteggiata leggerissima, seconda mano. Fine